Caldaia Biasi che non scalda l’acqua: cause e soluzioni veloci

Le cause che non permettono alla tua caldaia Biasi di scaldare correttamente l’acqua possono essere molteplici: da un sensore guasto ad una pressione insufficiente, ma in ogni caso si tratta di problematiche abbastanza comuni a queste caldaie, problematiche che in alcuni casi possono essere risolte anche senza l’intervento di un tecnico. 

 

Vedremo ora quali sono tutte le cause che non permettono un corretto riscaldamento dell’acqua calda sanitaria nello specifico e anche come queste possono trovare soluzione. 

 

  1. Sporco e accumulo di calcare nello scambiatore

Il calcare è il primo nemico della tua caldaia Biasi: se questo si accumula nelle componenti interne può dar vita, insieme all’usura del tempo, a diverse problematiche, fra cui ostacolare il corretto funzionamento dello scambiatore.

 

Quest’ultima è una componente essenziale della tua caldaia Biasi ed è la responsabile diretta del riscaldamento dell’acqua. All’interno di esso infatti, scorrono due fluidi: da una parte l’acqua che deve essere riscaldata e dall’altra i gas caldi generati dalla combustione che hanno appunto il compito di riscaldare l’acqua nell’impianto. 

Se il calcare si accumula nello scambiatore, l’acqua potrebbe non venire riscaldata al punto giusto. 

Anche le occlusioni derivanti da sporcizia e detriti possono bloccare il corretto fluire dell’acqua, non permettendole anche in questo caso, il corretto riscaldamento. 

 

In entrambi i casi sopracitati, si rende necessaria una pulizia approfondita della caldaia che può essere richiesta a coloro che si occupano di assistenza caldaie Biasi a Roma, semplicemente cercando sul Web oppure rivolgendoti direttamente a dei professionisti, come quelli che troverai a questo indirizzo: https://assistenzacaldaiebiasi-roma.com/.

 

  1. Pressione dell’acqua inadeguata

La seconda causa che ora analizzeremo, la quale può essere la responsabile di un mancato riscaldamento dell’acqua, è la pressione insufficiente dell’impianto. 

Si tratta di una problematica anch’essa molto diffusa sulle caldaie a marchio Biasi, ma non solo. 

 

Quando la pressione dell’impianto risulta troppo bassa, la caldaia potrebbe andare in blocco, non permettendo il riscaldamento dell’acqua calda sanitaria. Ecco quindi che ci troviamo di fronte ad una seccatura, soprattutto se questo inconveniente incombe durante i mesi freddi dell’anno,  ma per fortuna in questo caso c’è una soluzione pratica e veloce che puoi mettere in atto in autonomia, anche senza dover chiamare l’assistenza tecnica. 

 

Per far fronte a tale problema devi agire sul “rubinetto di carico”, manopola posta generalmente, in quasi tutti i modelli del marchio Biasi, al di sotto della tua caldaia.

 

Il rubinetto di carico è facilmente identificabile poiché si tratta di una manopola, generalmente di colore rosso, nero o blu, che serve ad immettere nuova acqua nel circuito di riscaldamento. 

 

Dopo aver ruotato con delicatezza ed in senso antiorario, la manopola del rubinetto, potrai osservare risalire il valore pressorio segnalato dal manometro della tua caldaia Biasi. 

Questo ricorda, dovrebbe rimanere fisso attorno agli 1,2-1,5 bar ed allo stesso tempo rimanere sempre sotto i livelli massimi di sicurezza. 

  1. Malfunzionamento della valvola a tre vie

Ancora, una problematica piuttosto comune, che impedisce il riscaldamento dell’acqua, è quella legata ai malfunzionamenti della valvola a tre vie, valvola che si occupa di dirigere l’acqua calda verso i rubinetti o verso l’impianto di riscaldamento. 

Se questa viene bloccata da ostruzioni o blocchi di calcare, potrebbe far venire a mancare l’acqua calda sanitaria. 

 

Calcare e sporco potrebbero addirittura romperla ed in questo caso la sostituzione si rende obbligatoria. 

 

In entrambi i casi è necessario però rivolgersi all’assistenza tecnica, sia per la pulizia, che per la sua sostituzione. 

 

  1. Sensore sanitario guasto

Un sensore difettoso può impedire alla caldaia di rilevare la richiesta di acqua calda, bloccando di conseguenza l’attivazione del bruciatore. 

Purtroppo anche in questo caso possiamo fare poco e la sostituzione del sensore è sempre consigliata.​ Una volta sostituito il sensore, il problema non dovrebbe più ripresentarsi.

 

Può succedere infine che un sensore sia semplicemente sporco e anche in questo caso un’accurata pulizia, parte fondamentale della manutenzione ordinaria obbligatoria per legge, può fare la differenza.